Un caro augurio a tutti!
sabato 30 marzo 2013
mercoledì 27 marzo 2013
Ancora un premio
Eheheh, ho ricevuto un premio anch'io...
Intanto è doveroso un ringraziamento a chi me lo ha assegnato: ISABELLA ed ILARIA di
La Bande des Faineantes
Oggi vado un po' di fretta, ma nei prossimi giorni ne parlerò più diffusamente ed assolverò ai doveri che tale premio comporta...
A presto!
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venerdì 22 marzo 2013
Sono arrivate Adelina e Guandalina
Finalmente stamattina mi sembrava
veramente primavera.
Un po' per l'aria che era diversa, un
po' perchè venerdì, ultimo giorno lavorativo della settimana, un
po' perchè, durante la consueta passeggiata mattutina con la
cagnolina lungo gli argini del fiume Agno, sentivo cantare un sacco
di uccellini e starnazzare le coppie di germani, chiaramente ormai in
amore.
E' bellissimo passeggiare lungo gli
argini, soprattutto la mattina presto, quando ancora non c'è
movimento e la natura è lì indisturbata; ormai da molti anni si
sono naturalizzati germani e garzette ed anche l'airone cinerino è
una presenza costante.
Ma è solo da quest'ultimo mese che ho
notato un coppia di splendide oche bianche che la mattina presto a
volte stanno ancora dormendo con la testa reclinata sul collo. So che l'oca è un animale di poche
esigenze, territoriale, senza grossi problemi di freddo o di umidità, insomma che si adatta molto facilmente.
Spero quindi che le due oche, che nel
mio immaginario ho già ribattezzato Adelina e Guendalina, come le
oche degli Aristogatti, siano di sesso diverso, giusto per il
piacere di pensare che nei prossimi mesi ci potranno essere anche una serie di piccolini.
La cova delle uova dura dalle 4 alle 6 settimane ed i piccoli stanno con la mamma due mesi, prima di diventare indipendenti.
Che dire: se sono rose fioriranno.
La cova delle uova dura dalle 4 alle 6 settimane ed i piccoli stanno con la mamma due mesi, prima di diventare indipendenti.
Che dire: se sono rose fioriranno.
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mercoledì 20 marzo 2013
Nevica ancora o piove sempre ma devo decidermi a potare le Ortensie
Tra una nevicata e l'altra e tra una pioggia e l'altra, sto
rimandando ormai da tempo la potatura delle ortensie, anche perchè
il giardino, o quel che ne resta dopo l'arrivo della cagnolina, è
molto più simile ad una palude che ad un luogo dover
pensare di far crescere qualcosa.
E quindi, quest'anno sono un po' in ritardo, dato che nel calendario delle ortensie, da metà febbraio è in programma
è la potatura. Sono andata in cerca in rete di qualche buon
consiglio in questa direzione e sono approdata sul sito dei Guru
delle ortensie: quello del Vivaio Paoli Borgioli di Firenze,
uno dei più famosi e conosciuti, grazie alla ricchezza dell’offerta
e alla competenza, per tutti gli appassionati delle ortensie.
Ed ecco qui, direttamente dal loro sito:
Per i neofiti o gli inesperti, l’impulso a potare è sempre
molto forte e talvolta si compiono vistosi errori con le ortensie; a
tale scopo gli esperti ci insegnano che non potare è sempre meglio
che farlo male. Infatti le ortensie non potate potrebbero espandersi
troppo, assumere un aspetto un po’ disordinato o produrre fiori più
piccoli; ciononostante continueranno a crescere e a fiorire, mentre
l'intervento di un giardiniere inesperto o improvvisato e
dalle forbici facili può portare alla perdita di buona parte della
fioritura e rallentare lo sviluppo delle piante. Una
potatura corretta, tuttavia, è utile per guidare la
pianta in uno sviluppo armonico ed equilibrato.
Sempre secondo il Vivaio Paoli Borgioli, i criteri
che dovrebbero guidare un corretto intervento di potatura sono pochi
e semplici, dettati dalle diverse specie del genere Hydrangea
che si possono dividere in due gruppi:
quelle che fioriscono sul legno dell’anno:
H.arborescens, H.paniculata
quelle che fioriscono sul legno dell’anno precedente: H. macrophylla, H. serrata, H.quercifolia, H. aspera, H. involucrata, H.anomala
quelle che fioriscono sul legno dell’anno precedente: H. macrophylla, H. serrata, H.quercifolia, H. aspera, H. involucrata, H.anomala
H.macrophylla |
Per quel che riguarda le H.macrophylla e H.serrata,
che fioriscono sul legno dell’anno precedente, ci si limita ad una
pulitura del secco, all'eliminazione degli steli più deboli ed alla
rimozione dei fiori secchi tagliando sopra l’ultima coppia di
gemme, che sono quelle che porteranno i fiori nella stagione
successiva: l’opinione comune è che il vecchio fiore non vada
tolto fino a primavera perché si pensa che esso protegga il nuovo
germoglio; tuttavia le ortensie lacecap perdono tutti i loro fiori
con il gelo invernale.
E’ anche buona abitudine, nelle piante già di 5 o 6 anni di età, eliminare circa un terzo dei fusti tagliandoli a livello del suolo, scegliendo quelli più vecchi che generalmente sono più contorti e molto ramificati: questa potatura serve per promuovere il rinnovo graduale della pianta, per avere infiorescenze più grandi, per dare più luce ed aria all’interno, riducendo i rischi di attacchi da parassiti fungini.
E’ anche buona abitudine, nelle piante già di 5 o 6 anni di età, eliminare circa un terzo dei fusti tagliandoli a livello del suolo, scegliendo quelli più vecchi che generalmente sono più contorti e molto ramificati: questa potatura serve per promuovere il rinnovo graduale della pianta, per avere infiorescenze più grandi, per dare più luce ed aria all’interno, riducendo i rischi di attacchi da parassiti fungini.
Ecco anche alcuni consigli per le altre specie.
Fiorendo sulla vegetazione dell’anno, consente ampi margini di
potatura: potature drastiche (20-30 centimetri da terra) daranno
cespugli compatti e tondeggianti con fiori globosi di notevoli
dimensioni, mentre potature meno severe porteranno ad un cespuglio
più alto, con più fiori ma più piccoli.
Hydrangea paniculata
Fa parte del gruppo degli arbusti spoglianti che fioriscono sulla
vegetazione dell’anno: potandoli all’inizio della primavera
produrranno getti vigorosi che fioriranno in estate. Condizione
essenziale è una potatura a fine inverno-inizio primavera, in modo
che i rami fioriferi abbiano molto tempo a disposizione per
svilupparsi: questa potatura può consistere semplicemente nel taglio
fino a 2-3 gemme dalla base di tutta la vegetazione il che garantirà
un cespuglio alto fino ad 1 metro con meno infiorescenze di
dimensioni più grandi; in alternativa si può lasciar crescere
un’impalcatura legnosa fino alla altezza desiderata per poi potare
la vegetazione in prossimità dell’impalcatura ogni primavera,
ottenendo delle forme di allevamento più alte. Possiamo anche non
intervenire assolutamente con la potatura e lasciare la pianta libera
di assumere una ampia ed alta forma arbustiva, ma nel tempo l’arbusto
si trasformerà in un cespuglio scompigliato e pieno di ramoscelli
con conseguente deterioramento della quantità e qualità dei fiori:
potremo tuttavia intervenire con la potatura per riordinarlo
affidandosi alla notevole versatilità di queste piante.
Hydrangea quercifolia
Fiorendo solo sulle gemme apicali differenziate nella stagione
precedente, è assolutamente da evitare la potatura nel periodo
invernale; se proprio si vuole contenerle o riformarle, si può
intervenire subito dopo la fioritura a fine luglio.
Hydrangea aspera ed hydrangea involucrata
Queste due specie, entrambe della Sottosezione Asperae, non amano
potature severe in inverno, pena la perdita di buona parte della
fioritura. Meglio quindi una potatura di pulitura e riordino leggero
alla ripresa vegetativa, eliminando soprattutto i rami danneggiati
dal freddo invernale.
Hydrangea anomala e rampicanti in genere
La manutenzione è semplice e spesso si riduce, su esemplari
adulti e ben sviluppati, ad un’eventuale potatura di contenimento
subito dopo la fioritura, che generalmente è abbastanza precoce
(maggio-giugno).
Le potature invernali implicano la rimozione delle gemme a fiore, che la pianta ha differenziato l’anno precedente.
Le potature invernali implicano la rimozione delle gemme a fiore, che la pianta ha differenziato l’anno precedente.
Per quel che riguarda H.paniculata e H.arborescens, che
fioriscono sul legno dello stesso anno, la potatura può
essere più drastica: si taglieranno gli steli lasciando solo due
gemme alla base ponendo le premesse per infiorescenze molto grandi.
Va precisato che tutti gli interventi di potatura vanno
effettuati quando le ortensie sono in riposo vegetativo tra febbraio
e marzo.
Le rampicanti (H.petiolaris e H.seemani) invece richiedono una limitata potatura che serve più che altro a contenerne la crescita e tale intervento si può effettuare anche con la pianta in vegetazione come una potatura verde.
Per H.aspera, H.involucrata e H.quercifolia si consigliano solo potature di riordino e contenimento da effettuare dopo la fioritura.
Le rampicanti (H.petiolaris e H.seemani) invece richiedono una limitata potatura che serve più che altro a contenerne la crescita e tale intervento si può effettuare anche con la pianta in vegetazione come una potatura verde.
Per H.aspera, H.involucrata e H.quercifolia si consigliano solo potature di riordino e contenimento da effettuare dopo la fioritura.
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martedì 12 marzo 2013
"Vicenza, pensieri e sogni. Una città in cartolina"
L'esposizione "Vicenza, pensieri e sogni. Una città in cartolina"
presenta settecento cartoline storiche dell'archivio Rossato dedicate
alla "città del Palladio", ai suoi luoghi e personaggi. L'inaugurazione si è tenuta mercoledì scorso alla prsenza del direttore del museo del risorgimento Mauro Passarin, di Antonio Rossato, il collezionista proprietario delle
cartoline, e del "memorialista" Walter Stefani.
Che la mostra sia gradita e "riuscita" lo dimostra
l'ammirazione dei visitatori: al di là dell'interesse storico (oltre
che "vivo") delle 700 cartoline esposte, dopo un improbo lavoro di
selezione dalla collezione Rossato che è di ben 1800 immagini
d'epoca, sono veramente notevoli le gigantografie ed i filmati
appositamente realizzati.
Ai visitatori si propongono «prospettive suggestive e inedite di Vicenza, scorci "da cartolina" scenografici e unici, dal Risorgimento al secondo Dopoguerra. Piazze e luoghi popolati da vicentini in un passato non così lontano, ma che appartiene a una società e a una cultura molto diverse dalle attuali, consentiranno di vedere con occhi diversi luoghi noti e quotidiani, e di scoprirne l'inaspettata potenza espressiva e comunicativa».
Ai visitatori si propongono «prospettive suggestive e inedite di Vicenza, scorci "da cartolina" scenografici e unici, dal Risorgimento al secondo Dopoguerra. Piazze e luoghi popolati da vicentini in un passato non così lontano, ma che appartiene a una società e a una cultura molto diverse dalle attuali, consentiranno di vedere con occhi diversi luoghi noti e quotidiani, e di scoprirne l'inaspettata potenza espressiva e comunicativa».
Una città in cartolina" aiuta a fare un viaggio a ritroso alla
scoperta degli aspetti architettonici, artistici, economici e culturali
di una città che per la sua bellezza è patrimonio dell'umanità.
presso la Basilica Palladiana - Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 18
Ingresso: a pagamento intero € 3,00 - ridotto € 2,00
La mostra è aperta anche il giorno di Pasqua e il lunedì dell'Angelo.
per informazioni: uffmostre@comune.vicenza.it - tel. 0444-222122
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mercoledì 6 marzo 2013
Vicenza: immagini dalla Basilica Palladiana
In questi giorni la terrazza della Basilica Palladiana si offriva, in
tutto il suo splendore, a tutti coloro che volevano farvi una capatina.
Così ne ho apporfittato anch'io in pausa pranzo e vi lascio queste foto, scattate con il cellulare.
Per tutti i dettagli archietttonici e descrittivi, vi invito ad una breve visita su WiKi
Così ne ho apporfittato anch'io in pausa pranzo e vi lascio queste foto, scattate con il cellulare.
Per tutti i dettagli archietttonici e descrittivi, vi invito ad una breve visita su WiKi
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martedì 5 marzo 2013
Terza edizione della Fiera del Vintage a Sant’Ambrogio di Valpolicella
Ecco
un'idea per chi non ha già programmato uscite per il prossimo fine
settimana: un giro in Valpolicella. Non solo per una degustazione
degli ottimi vini licali, ma per una visita al Quartiere Fieristico
di Sant’Ambrogio di Valpolicella, dove si terrà la terza
edizione di "Valpolicella
Vive Vintage",
una vetrina speciale dedicata ad appassionati, collezionisti e
curiosi che potranno tornare indietro nel tempo e ripescare idee,
stili ed oggetti “cult” che hanno fatto la storia degli anni ‘50,
‘60, ‘70 e ‘80.
La manifestazione è già alla sua terza edizione e rappresenta un’opportunità interessante per gli amanti del vintage, ma anche per i malati di collezionismo, alla continua ricerca di pezzi rari ed autentici, con una incredibile vetrina di bigiotteria, borse, vinili, giradischi, occhiali, carta stampata e oggetti d'epoca.
La manifestazione è già alla sua terza edizione e rappresenta un’opportunità interessante per gli amanti del vintage, ma anche per i malati di collezionismo, alla continua ricerca di pezzi rari ed autentici, con una incredibile vetrina di bigiotteria, borse, vinili, giradischi, occhiali, carta stampata e oggetti d'epoca.
Corre
l'obbligo di soffermarci ancora una volta sul termine "vintage"; non si tratta infatti di semplici oggetti “di seconda mano”, ma
di articoli che, pur essendo di produzione antica, mantengono la loro
funzionalità e soprattutto possiedono un fascino spesso superiore
agli oggetti moderni.
La mania
per il “vintage”
è nata circa una decina di anni fa e sta esercitando un fascino
indiscusso anche sulle nuove generazioni. “Valpolicella
Vive Vintage”
è appunto un’occasione
per i giovani,
che potranno riscoprire idee e modi originali di vestire, ricreandosi
uno stile unico, ma è anche una “bancarella” per
i
curiosi o per i “matusa” (NDR: termine vintage!!!.) come
me.
Interessante senz'altro anche per i mariti al seguito, visto che un'area sarà interamente adibita all'esposizione di mezzi a due e quattro ruote: dalle Vespe d'epoca, grazie alla collaborazione di alcuni tra i più importanti club del settore e del Vespa Club di Pescantina, alle automobili, con la "Cadillac Golden Anniversary" del 1952 e la "Cadillac Fleetwood Brougham 8,2 litre" del 1973, l'auto scelta da Malika Ayanne per realizzare il video per il suo ultimo lavoro.
Nell'edizione del 9 e 10 marzo sarà presente una sartoria express, per poter adattare immediatamente gli abiti acquistati; dalle ore 18,00 di domenica “aperivintage” a cura di Radio Viva Fm; inoltre dalle 15.00 alle 18.00 “vintage showcase” , una vetrina impeccabile per vedere indossato il tuo abito in stile Vintage: ragazzi e ragazze sfileranno interamente vestite dagli espositori interni alla fiera.
La mostra mercato sarà aperta al pubblico e ai visitatori dalle ore 10.00 alle ore 22.00 di sabato 9 e dalle ore 10.00 alle ore 21.00 di domenica 10 marzo. Il Quartiere Fieristico dispone di un ampio parcheggio interno adiacente all’ingresso principale della Fiera. Il costo d’ingresso è di € 3,00 e i bambini sotto i 10 anni entrano gratis.
All’interno del padiglione fieristico saranno allestiti numerosi stand enogastronomici con specialità tipiche della zona, abbinate, naturalmente, al celebre vino delle colline veronesi.
Per raggiungere la manifestazione: dall'Autostrada A22 Modena/Brennero uscita Verona Nord; percorrere tutta la tangenziale in direzione Trento, ultima uscita San Pietro in Cariano: girare a sinistra in direzione Sant’Ambrogio di Valpolicella e cercare il Quartiere Fieristico in Viale del Marmo.
Segnalo per i nostalgici che:
Dalle ore 16.00 alle 17.00 circa sono previste dimostrazione dei
balli “Swing” e “Boogie woogie”;
E' possibile posare su una Vespa o un’auto d’epoca, anche vestiti Vintage, per farsi realizzare una foto dal sapore vintage;
E' possibile posare su una Vespa o un’auto d’epoca, anche vestiti Vintage, per farsi realizzare una foto dal sapore vintage;
Per tutta la durata della manifestazione parrucchieri e truccatori
professionisti saranno a disposizione per realizzare trucco ed
acconciatura per rivivere il passato e personalizzare il proprio look
Vintage.
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