Serata
triste, terribili immagini rimandate dalla TV di casa, tanto che la
permanenza sul divano diventa spiacevole. Fuori piove, anzi diluvia;
non posso nemmeno fare quattro passi con la mia cagnolina.
Ma
c'è ancora spazio per le idiozie ed ecco che Segolene Royal,
ministro francese per l’ecologia ed ex compagna di Hollande, mi dà
lo spunto per “sorridere a denti stretti”.
Certo
non è stata sufficiente la chiusura della frontiera a Ventimiglia
per far scendere il gelo tra Francia ed Italia, ma ci si è messa di
mezzo anche la mitica crema di nocciole e cacao, prodotta ad Alba
dalla Ferrero, famosa in tutto il mondo: la Nutella.
L'accusa:
contribuire alla deforestazione perchè negli ingredienti c'è l’olio
di palma.
Si
sa che la deforestazione massiccia ha come conseguenza il
riscaldamento climatico che è causato anche dall’uso dell’olio
di palma.
E
la Segolene arriva al boicottaggio: «Non mangiate più la Nutella se
volete salvare il pianeta». E a nulla vale il dispiacere
dell'intervistatore che se ne esce con un “La Nutella è buona!”
Ma
quando è perchè e nata questa grande
invenzione?
La
Nutella ha una storia che ormai è divenuta quasi leggenda che risale
al 1946 e che si deve a Pietro Ferrero, ingegnoso pasticcere di Alba.
La
guerra era conclusa solo da pochi mesi, l’Italia era lontana dal
boom economico e la gente non aveva denaro da spendere per i dolci.
Ferrero cercava di fare un nuovo prodotto a base di cioccolato che
fosse allo stesso tempo buono e poco costoso.
L’ispirazione
gli venne dagli operai che vedeva passare davanti alla sua
pasticceria per andare in fabbrica che portavano con sé dei pezzi
di pane da consumare con il pranzo. Ferrero intuì che, se fosse
riuscito a fornire qualcosa di dolce e a basso prezzo da mangiare
insieme al pane, avrebbe potuto ingrandire la sua attività e
aumentare i suoi guadagni.
Dopo
numerosi tentativi, Ferrero amalgamò l’impasto del già noto
cioccolato gianduia con il burro di cocco e ciò che ne venne fuori
fu una specie di marmellata semisolida. Fatta raffreddare in uno
stampo rettangolare, ne ottenne un grosso panetto solido che,
tagliato a fette, venne venduto in piccoli pezzi. Fu subito un grande
successo e i clienti al banco aumentarono in fretta nel corso dei
mesi.
Pare
che, in un giorno estivo particolarmente afoso, i blocchi si
sciolsero, dando vita ad una deliziosa crema da spalmare: nacque così
nel 1951 la Supercrema, un prodotto a base di cioccolato che in quel
momento era il più economico da reperire sul mercato.
Ma
la Supercrema non è ancora la Nutella che noi conosciamo.
La
svolta definitiva arrivò nel 1964 con il figlio di Pietro Ferrero,
Michele, il quale decise di perfezionare la formula, rendendola
ancora più morbida e attribuendole un nuovo nome: Nutella, fusione
dell'inglese “danut” (nocciola) accompagnato dal vezzeggiativo
”ella”.
Anche
la grafica si dimostrò vincente: una grande “N” in nera e tutto
il resto della scritta in rosso. Da quel momento in poi il successo
della Nutella non ha mai conosciuto momenti di difficoltà. Da più
di quarant’anni soddisfa i palati di tutto il mondo, su di lei sono
stati scritti libri e le sono state dedicate perfino scene di film
importanti.
E'
così famosa che il 5 febbraio di ogni anno è la Giornata Mondiale
della Nutella; si tratta di un'idea tutta italiana ed è stata
lanciata in maniera non ufficiale nel 2007 dalle blogger Sara Rosso e
Michele Fabio, come un giorno in cui in cui provare nuove ricette,
condividere foto sui social network, e ovviamente mangiare quintali
di Nutella.
Come
per la Coca-Cola, anche la Nutella ha una ricetta segreta che viene
gelosamente custodita. I veri appassionati sanno
che le tante e più svariate riproduzioni o copie non si avvicinano
minimamente al suo unico e irresistibile sapore.
Senza
dubbio, si può oggi affermare che la Nutella è la crema spalmabile
più amata del mondo. Ogni anno ne vengono vendute circa 250mila
tonnellate in 75 diversi Paesi. La sede principale del gruppo Ferrero
è in Italia, ma l’azienda la produce in nove stabilimenti in
Europa, Russia, Nordamerica e Sudamerica.
Cara
Segolene: ma che mondo sarebbe senza Nutella?
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