Con
il mese di maggio tornano le iniziative che ti fanno venire voglia di
uscire di casa. A Vicenza Piazza delle Erbe per quattro giorni la
settimana si ripopola di bancarelle, come era tradizione negli anni Cinquanta, con un mercato di cibo e
fiori.
La piazza, infatti, deve il suo nome all’attività che ha ospitato per secoli: commercio di frutta, verdura, piante e fiori. All’ombra della Basilica palladiana, i banchi dei venditori non si vedevano più da decenni, ma dal 7 maggio vi si potrà tornare a fare la spesa.
Il Comune,
infatti, ha deciso di ripopolarla di bancarelle per
quattro giorni la settimana, dal martedì al giovedì e il sabato.
La
storia di piazza delle Erbe risale ai primi secoli dopo Cristo.
Secondo i documenti raccolti dall’associazione Botteghe di piazza
delle Erbe, però, l’attività di commercio che spaziava dalla
verdura alla frutta, e dalle piante ai fiori, è iniziata nel
Duecento. Da quel momento, e fino a metà del Novecento, la piazza
diventò la sede della vita commerciale di Vicenza, che dalla frutta
e verdura si allargò alle calzature (sotto l’arco degli Zavatteri,
che prese il nome dai «ciavatteri», ovvero i ciabattini che lo
popolavano), alla carne, al baccalà. Questo tipo di mercato rimase
fino agli anni Cinquanta perché arrivarono in seguito postazioni
fisse che andarono via via diminuendo fino all’inizio del cantiere
di restauro della Basilica Palladiana e al blocco totale del 2006.
Dal
7 maggio ogni martedì mattina troveranno spazio i prodotti a
chilometro zero di Coldiretti, in vendita, finora, in piazzale De
Gasperi; al mercoledì spazio al mercato settimanale dei fiori con
5-6 banchi, mentre al giovedì e al sabato tornano i prodotti della
filiera agroalimentare. La domenica, poi, la piazza sarà occupata
dal tradizionale mercato dell’antiquariato, che una volta al mese
occupa vie e piazze del centro.
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