Non se vi sia mai capitato, ma è
da un po' di tempo che mi succede di ascoltarmi mentre parlo: sarà
la vecchiaia, sarà che ritengo che anche i politici dovrebbero
farlo, sarà non so cosa, ma lo trovo piuttosto divertente.
L'altro giorno stavo parlando di
“problematiche” di lavoro e mi sono ascoltata mentre dicevo al
mio interlocutore, leggi capo ufficio, che quando il problema
diventa una problematica allora sì che la cosa si fa brutta.
E dentro di me me la stavo proprio
godendo.
Sì me la godevo a vedere che
dall'altra parte del tavolo venivano meno le speranze, proprio perchè
il problema si era già trasformato in una problematica.
Ma la problematica che cosa è?
Chi
vuol farsi del male può leggere la lunga disquisizione
dell'Accademia
della Crusca.
Per i sempliciotti come me va bene
anche la semplice definizione di uno dei tanti vocabolari:
“Complesso di questioni relative
a una scienza, a un argomento ecc.: p.
scientifica, morale;
insieme di problemi filosofici, culturali ecc. che un autore o un
movimento si pongono e a cui tentano di dare risposta”
Certo ci ricordiamo tutti della
problematica leopardiana, dato che abbiamo finito le superiori da
poco.....
E così mi sono messa in mente che,
da oggi, a cadenza settimanale, posterò qualche interessantissima
citazione in tema, rubata dalla rete, ad iniziare dal caro vecchio Platone.
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