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venerdì 30 dicembre 2011

Ma ci crediamo? Nell'incertezza …

Sono, per mio carattere, poco propensa a dar adito ad alcune “credenze” tipiche di fine anno; ad esempio difficilmente mi infilo degli slip rossi la notte di capodanno, perchè sono ben conscia del fatto che, birbanti e piccoli come sono, finirei per ritrovare tutta la biancheria rosa...
Ma se qualcuno ci crede, ecco di seguito suggerimenti e riti scaramantici, i più noti “si dice”, giusto per provare a strizzare l’occhio alla fortuna; del resto credere non costa nulla e poi, diciamola tutta, non si sa mai.


Iniziamo con i cibi che “portano bene”, perchè il Capodanno si festeggia principalmente a tavola. Con l'immancabile zampone accompagnato dalle lenticchie, senza eccessivi sensi di colpa per le nostre arterie o per quanto lungamente predica il cardiologo.  Lo zampone è il simbolo più tipico dell'abbondanza ed è quindi di buon augurio per il nuovo anno, così come le tradizionali lenticchie, simbolo del danaro che entra in casa, perché le lenticchie hanno una forma che ricorda piccole monete. E su questa stessa scia ci si lascia tentare anche dell'uva che, mangiata a Capodanno, porta “soldi tutto l'anno”; dai melograni, con i frutti rossi all'interno di un guscio robusto. Alla base di questa presunta “magia” c’è una analogia tra il guscio che ha protetto il frutto e che proteggerà con  la sua forza la persona che lo possiede. Si può fare, assieme al sano proposito, sicuramente disatteso, di una lunga passeggiata il primo dell'anno...


Non facciamoci mancare i peperoncini rossi, un must tra i  talismani della fortuna: il loro effetto scaramantico è legato al colore associato al loro fuoco interno e alla forma appuntita in grado di allontanare il “ malocchio”. Si può fare; male che vada, tornano comodi per un improvvisato piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino ...



Ma non è finita: appendere dei rametti di vischio nella propria casa è foriero di un anno sereno. Qui la tradizione risale ai vecchi Druidi che ritenevano il vischio in grado di scacciare gli spiriti cattivi dalla casa; i celti poi ne avevano un culto particolare e lo chiamavano l’acqua di Quercia a causa della vita simbiotica con le Querce che erano tra le piante sacre del mondo celtico. Il vischio era considerato un guaritore per eccellenza, tanto che nella notte del solstizio d’inverno i sacerdoti druidi si recavano nei boschi alla sua ricerca, lo tagliavano con un falcetto d’oro e lo facevano cadere nelle loro vesti bianche. Sul vischio le leggende si sprecano, soprattutto quelle legate agli innamorati. Si tramanda infatti che un Troll libidinoso si aggirasse nottetempo per le case degli umani a baciare tutte le donne addormentate.
E fin qui non ci vedo niente di male, anzi ogni tanto sarebbe bello essere svegliate da un bacio, di un Troll o anche no.
Ma il Troll, come tale appunto piuttosto dispettoso, una notte sceglie come preda la moglie di un potente mago che, accortosi del misfatto, lo imprigionò nelle bacche appiccicose del vischio e lo appese fuori dalla porta, invitando le coppie innamorate del paese a baciarsi davanti al folletto imprigionato nella bacca. Ed è di qui che ha origine la tradizione del bacio sotto il vischio e la credenza che regalare il vischio significhi un amore vero che rimanga intenso di desiderio. Si può fare, ma è da tempo che non vedo vischio nei boschi e, per ora, non per rovinare la poesia, ma l'unica possibilità resta un giro dal proprio fiorista che potrà avvolgere il vischio in candida carta bianca.Su chi baciare, poi, ognuno si orienti come meglio crede.

Ma c'è dell'altro: a capodanno fuochi e botti si sprecano; simboleggiando la morte del vecchio a favore del nuovo. Anche accendere un falò ha lo stesso significato simbolico e nasce dalla voglia di illuminare il nuovo anno in segno di speranza. I falò, comunque, sono il retaggio di riti propiziatori pagani, delle culture contadine o, come è tradizione dalle mie parti, si brucia la “stria” cioè la strega, la befana: il fuoco rigenera e purifica proteggendo i raccolti e la famiglia dai demoni.
Si può fare a meno di fare, soprattutto i botti, per evitare il tremendo disagio a cui sono sottoposti i nostri cani ...

Ogni regione, ogni località, ha le sue peculiarità. Tra le più gettonate:
Poco prima di mezzanotte aprire la finestra di una stanza buia per far uscire gli spiriti del male e chiudere quella di una stanza illuminata per far restare in casa gli spiriti del bene. Si può fare: è a costo zero... 

Accendere una candela verde per propiziare prosperità economica, una bianca e una rossa per l’amore, lasciando che si consumino per tutta la notte. Si può fare, con le dovute cautele ...

Bruciare una banconota assieme a tre lenticchie in un portacenere. Si può fare, ma i soldi “bruciano” già da soli...

Lanciare qualcosa di vecchio dalle finestre o distruggere un vecchio oggetto, gesto cui attribuire “catarticamente” tutto quello che è stato negativo dell'anno trascorso. Si può fare, comunque con qualcosa di molto piccolo e morbido, ma meglio verificare che non ci siano persone sotto il proprio balcone...

Quel che sicuramente si può fare e sicuramente porta bene o un po' di allegria è brindare al nuovo anno, assieme ai propri cari e a collaudati amici.. Augurando a tutti BUON ANNO!

mercoledì 21 dicembre 2011

Apppuntamenti dedicati alla cultura a Vicenza

Continuo a postarvi gli appuntamenti dedicati alla cultura dei prossimi giorni, organizzati in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Vicenza.

Mercoledì 21 dicembre 2011
Alle 20.45 al Teatro Comunale, per la stagione concertistica 2011-2012, la Società del Quartetto di Vicenza propone il concerto di Natale “Sacro francese”, in gran parte dedicato all’opera di Marc-Antoine Charpentier.
L’Orchestra e coro delle classi di Musica Antica dei Conservatori del Veneto diretti da Paolo Faldi e dal maestro del coro Francesco Erle eseguiranno infatti musiche di Charpentier, Corelli. Il pubblico assisterà alla Messe de Minuit pour Noël per coro e orchestra, basata su rielaborazioni di canti natalizi popolari, e al popolarissimo Te Deum (il suo Preludio è utilizzato come sigla dell'Eurovisione), intervallati dal Concerto Grosso "fatto per la notte di Natale" di Corelli.
Biglietto: intero 25 €, ridotto over 60 20 €, ridotto under 25 12 €
Per informazioni: biglietteria del Teatro Comunale tel. 0444 324442 – biglietteria@tcvi.it – www.tcvi.it - Società del Quartetto di Vicenza tel. 0444 543729 - www.quartettovicenza.org

Venerdì 23 dicembre 2011
Alle 21 al Teatro Comunale si terrà il concerto natalizio “Sinite parvulos ad me venire” con i due cori di voci bianche più rappresentativi del territorio vicentino: i “Pueri cantores” diretti dal maestro Roberto Fioretto e il coro “Gioventù in Cantata” di Marostica diretto da Cinzia Zanon.
Lo spettacolo – che è organizzato in collaborazione con il Comune di Vicenza e con la Federazione italiana “Pueri cantores” – verrà presentato da Massimo Celegato e vedrà prima l’esibizione del coro marosticense accompagnato da Massimo Zulpo (pianoforte) ed Enrico Cenci (percussioni) su musiche di Franz Gruber, John Rutter, Adolphe Adam e John Sullivan Dwight, e poi di quello berico con brani tratti da Schubert, Bach, Robert Fryson, Verdi e Irving Berlin.
Il coro “Pueri cantores” ha partecipato a prestigiosi incontri musicali, festival internazionali e ha tenuto concerti nelle maggiori città d’Europa, oltre a collaborare con enti lirici (come l’Arena di Verona, la Fenice di Venezia, il Teatro Real di Madrid) e prestigiose orchestre.
La formazione “Gioventù in Cantata” è nata nel 1971 con l’intento di promuovere e sviluppare l’educazione corale dei ragazzi, fino a diventare una vera e propria scuola di “musica corale” caratterizzata dalla costante ricerca di nuovi repertori e di nuove forme di espressione artistica, che spaziano dal genere più classico fino alla musica contemporanea, interpretate con spiccata personalità grazie all’innesto, nella pratica musicale, di nuovi elementi di teatralità, gestualità e movimento.
Biglietto: 8 €
Per informazioni: biglietteria del Teatro Comunale tel. 0444 324442 – biglietteria@tcvi.it – www.tcvi.it


Da mercoledì 28 a venerdì 30 dicembre 2011

Al Teatro Spazio Bixio, alle 21, nell’ambito della sesta edizione di Teatro Elemento, è di scena Anna Zago in “Bolle”, una produzione Theama Teatro per la regia di Piergiorgio Piccoli, tratta dal racconto “Bolle d’infanzia” di Elisa Faccio.
Una performance costruita come un inno alla vita fatto di leggerezza e sostanza, di forza e fragilità, di ricordi e realtà. La coraggiosa protagonista di questo spettacolo, ricco di sentimento e di immediatezza, nasconde il presente difficile in un passato luminoso: le bolle d’infanzia sono proprio quello scrigno evanescente dove lei ha custodito alcuni dei momenti più belli e significativi della sua esistenza. Il presente si intreccia con tutti questi ricordi in una sequenza di immagini, colori, profumi, sapori, sensazioni e nostalgie che hanno la freschezza di linguaggio e di logica tipiche del mondo infantile.
Biglietto: intero 10 €, ridotto 8 € (over 65, under 18)
Per informazioni e prenotazioni: ufficio Theama Teatro tel. 0444 322525 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18) - cell. 345 7342025 (tutti i giorni dalle 10 alle 18) - info@theama.it - www.spaziobixio.com - www.theama.it

Fino a domenica 8 gennaio 2012
Per la rassegna “Magico Natale” a cura dell’Assessorato al Turismo e dell’Associazione “Il Tritone”, luci, suoni, sapori natalizi, alberi illuminati e tipiche casette di legno animeranno corso Palladio, mentre in piazza S. Lorenzo è allestito il villaggio di Babbo Natale.
Per informazioni: Associazione “Il Tritone” tel. 0444 323863 - info@iltritone.it

Qui trovate le rassegne espositive ancora in corso

“Il Curioso” chiude



Vi segnalo che il sito “Il Curioso- Collezionismo, Mercati e Mercatini” chiude, dopo la pubblicazione dell'ultimo numero di Natale per proseguire la sua avventura sui social networks.
Quindi chi volesse continuare a seguire le novità e rimanere informato sul mondo del collezionismo, potrà accedere alla pagina di facebook, oppure seguire il sito di collezionismo www.rivistacharta.it

giovedì 15 dicembre 2011

Vicenza: appuntamenti dedicati alla cultura

Ecco gli appuntamenti dedicati alla cultura dei prossimi giorni, organizzati in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Vicenza

Giovedì 15 dicembre 2011

Alle 20.45 al Teatro Comunale, per la stagione sinfonica 2011-2012, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza diretta da Roberto Zarpellon, col coro Reale Corte Armonica e Cheryl Porter (special guest) proporranno “Let’s Sing of Christmas”. Musiche di Britten, Rutter, Willberg per riscoprire l’atmosfera del Natale.
Biglietto: intero 25 €, ridotto over 60 20 €, ridotto under 25 12 €
Per informazioni: biglietteria del Teatro Comunale tel. 0444 324442 – biglietteria@tcvi.it

Sabato 17 dicembre 2011
Dalle 15 alle 20 in contrà XX Settembre e contrà Porta Padova al via la seconda edizione di “Natale nell’antico rione di Trastevere”. L’iniziativa è a cura dell’Assessorato al Turismo del Comune di Vicenza e della Confcommercio.
Per informazioni: tel. 0444 964300 - ascom@ascom.vi.it
Alle 16.30 a Palazzo Cordellina, in contra’ Riale 12, nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della morte di Antonio Fogazzaro, vengono presentate al pubblico due opere di grande pregio: il Taccuino bavarese e il Carteggio Fogazzaro-Moschini (1887-1909).
Per informazioni: Biblioteca civica Bertoliana tel. 0444 578210
Alle 18 alla Casa del Palladio, in corso Palladio 165, inaugurazione della mostra “Mompracem”, dedicata allo scrittore Emilio Salgari, di cui quest’anno si celebra il centenario della morte. Omaggio ideale reso attraverso le ceramiche di giovani artisti e designer residenti nel vicentino e nel bassanese, chiamati a lavorare attorno al tema conduttore dell’isola. L’esposizione, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e curata da Stefania Portinari, sarà aperta fino al 19 febbraio 2012 dal martedì alla domenica con orario 10.30-13 e 15-19 (chiuso il lunedì, il 25-26 dicembre e il 1 gennaio 2012).
Ingresso libero
Per informazioni: tel. 0444 222122 – 0444 321354 - uffmostre@comune.vicenza.it
Alle 21 nella bellissima cornice dell’Abbazia di S. Agostino appuntamento con l’Ensemble violoncelli e Coro Polifomnia che eseguiranno un suggestivo “Concerto di Natale”, diretti da Annalisa Petrella.
Ingresso libero
Per informazioni: Assessorato alla cultura tel. 0444 222104 - infocultura@comune.vicenza.it

Sabato 17 e domenica 18 dicembre 2011
Ai Giardini Salvi, sabato dalle 14.30 alle 19.30, mentre domenica dalle 10.30 alle 19 si entra nell’atmosfera ovattata di luci, colori, suoni delle più amate fiabe per bambini grazie a “Natale nel Giardino delle Fiabe”, a cura dell’Assessorato al Turismo e dell’Associazione Amici di Thiene. Oltre 200 personaggi in costume, un originale presepio a misura di bimbi, animazioni con Babbo Natale, cantastorie, rappresentazioni, giochi, chioschi golosi, a sostegno della Fondazione “Città della Speranza”.
Ingresso libero
Per informazioni: Assessorato al Turismo tel. 0444 222169 - assturismo@comune.vicenza.it

La Compagnia Junior BdT propone al Teatro Comunale, sabato alle 20.45 e domenica alle 18, una prima regionale: “Coppelia”, balletto in un atto ispirato al racconto “L’uomo di sabbia” di Hoffmann, per la regia e coreografia di Fabrizio Monteverde e la direzione artistica di Cristina Bozzolini.
Biglietto: intero 36 €, ridotto over 60 31 €, ridotto under 25 26 €
Per informazioni: biglietteria del Teatro Comunale tel. 0444 324442 – biglietteria@tcvi.it – www.tcvi.it

Fino a domenica 8 gennaio 2012
Per la rassegna “Magico Natale” a cura dell’Assessorato al Turismo e dell’Associazione “Il Tritone”, luci, suoni, sapori natalizi, alberi illuminati e tipiche casette di legno animeranno corso Palladio, mentre in piazza S. Lorenzo è allestito il villaggio di Babbo Natale.
Per info: Associazione “Il Tritone” tel. 0444 323863 - info@iltritone.it

Di seguito le rassegne espositive ancora in corso:

Fino a domenica 8 gennaio 2012
12 cubi tematici per le ricerche di altrettanti gruppi di studenti di architettura: così si presenta Taking Part, l’esposizione che raccoglie gli esiti del workshop realizzato sul quartiere Laghetto di Vicenza. Lo studio viene proposto negli spazi di AB23, in contrà S. Ambrogio 23.
L’esposizione è visitabile giovedì e domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20; venerdì e sabato dalle 16.30 alle 19.
Ingresso libero
Per info: info@vicenzaforumcenter.it - www.vicenzaforumcenter.it

Prosegue a Palazzo Cordellina la mostra “Il segreto di Fogazzaro. Vita e fortuna di uno scrittore nel mondo”.
L’esposizione, aperta ai visitatori dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, è organizzata dalla Biblioteca civica Bertoliana in collaborazione con l’Assessorato alla cultura, l’Accademia Olimpica di Vicenza e il Comitato regionale per le celebrazioni fogazzariane.
Racconta la vita e la fortuna di Antonio Fogazzaro attraverso lettere intime e documenti segreti, fotografie di famiglia, libri.
Ingresso libero
Per info: Biblioteca civica Bertoliana tel. 0444 578210 - manoscritti@bibliotecabertoliana.it -archivio@bibliotecabertoliana.it

Fino a domenica 15 gennaio 2012
Al pianterreno di palazzo Chiericati è allestita la mostra “Novecento vicentino: opere di pittura dalle collezioni dei Musei Civici”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza, in collaborazione con la Direzione dei Musei Civici di Vicenza. L’esposizione, a cura di Stefania Portinari, realizzata con il sostegno della Fondazione Cariverona, intende ritrovare le memorie e riscrivere le storie di alcuni artisti vicentini del primo novecento.
Apertura: dal martedì alla domenica 9 -17.
Ingresso libero
Per info: Assessorato alla cultura tel. 0444 222122 - uffmostre@comune.vicenza.it; Museo Civico Palazzo Chiericati tel. 0444 222811 - museocivico@comune.vicenza.it

Fino a domenica 26 febbraio 2012
Dipinti, disegni, stoffe, datati 1910-1930, mai esposti prima d’ora al di fuori dei confini della Federazione Russa, sono chiamati ad una comparazione visuale e semantica con alcune antiche icone russe della collezione permanente di Intesa Sanpaolo. Accade a Palazzo Leoni Montanari grazie alla mostra "Avanguardia Russa. Esperienze di un mondo nuovo" promossa da Intesa Sanpaolo e dal Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia dell'Università Ca' Foscari di Venezia, con la collaborazione del Comune di Vicenza.
L’esposizione è visitabile dal martedì alla domenica, con orario 10 – 18.
Biglietto: intero 6 €, ridotto 4 €.
Sono previsti alcuni percorsi di approfondimento: visite guidate, itinerari tematici con laboratori espressivi, incontri culturali a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per info e iscrizioni: Palazzo Leoni Montanari call center tel. 800 578875 - www.palazzomontanari.com -info@palazzomontanari.com

mercoledì 14 dicembre 2011

Anch'io faccio la spesa a chilometro zero

Dietro il termine “Chilometro zero”, mutuato dal protocollo di Kyoto,c'è ben altro che una semplice spesa fatta al mercatino rionale che vende solo prodotti locali: si tratta infatti del tentativo di adottare uno stile di vita più sostenibile, di capire che se ceniamo con vino australiano e carne argentina spendiamo, in termini energetici, più di quanto ingurgitiamo.
Accorciare le distanze significa dunque aiutare l’ambiente, promuovere il patrimonio agroalimentare regionale e, cosa che sicuramente non guasta, abbattere i prezzi.

L'idea è veramente molto bella ed è sicuramente da accogliere con entusiasmo, soprattutto se ci sono reali benefici per le nostre tasche e per la nostra salute.
Ad avere aderito con grande convinzione alla creazione di una filiera che permetta la spesa a chilometri zero è stata la Coldiretti
Secondo una stima dell'associazione, scegliendo l’acquisto di prodotti locali e di stagione si possono risparmiare circa 100 Euro al mese su quanto ogni famiglia spende in media per alimenti.
Va valutato non solo il risparmio economico, ma anche il fatto che, acquistando prodotti locali, di stagione e possibilmente senza imballaggi, una famiglia può “risparmiare” fino a 1.000 chili di CO2 ogni anno, dando quindi un aiuto a salvare la Terra dal surriscaldamento globale.



Coldiretti Veneto ha promosso il progetto “Chilometro Zero” con cui intende convincere mense, chef e grande distribuzione a proporre ai consumatori preferibilmente prodotti stagionali del territorio. In Veneto è già attivo un circuito di ristoratori che si son impegnati a servire “menu a km zero” realizzati con ingredienti provenienti dalle campagne circostanti.
Grazie a 25 mila firme raccolte in 4 mesi, il “km zero” è in Veneto una Legge Regionale, la n. 7 del 25 Luglio 2008, modificata dalla Legge n. 3 del 22 gennaio 2010, la prima a livello nazionale del genere, che riconosce le mense collettive, la ristorazione privata e i supermercati che adottano la produzione enogastronomia veneta nella misura percentuale dal 30 al 50 percento.

Forse nessuno sa che il comparto agricolo regionale produce frutta, latte, formaggi, carne, uova, vino e zucchero con livelli di alta qualità e in quantità superiori al fabbisogno della popolazione; nonostante questo il Veneto è la seconda regione in Italia per importazione di prodotti agricoli dall’estero, che vengono spesso spacciati per territoriali.

Non è meglio fare tutti una pausa di riflessione?

Albero di Natale e poi?

Blog dopo blog, mi sono resa conto del fatto che molte di noi, se non tutte, sono legatissime alla tradizione relativa alla preparazione dell'albero di Natale, bellissima consuetudine che si è diffusa in Italia negli anni '50, ma che ha radici molto più antiche. Già nell'Ottocento, infatti, allestire l'albero era un'abitudine molto comune, soprattutto nel Nord Europa e negli Stati Uniti.


Quando acquistiamo un “albero di Natale” solitamente ci portiamo in casa un abete rosso che è proprio quello dell'immagine. Per mantenere viva e rigogliosa la pianta in casa, sia durante che dopo le feste, basta seguire pochi facilissimi suggerimenti.
Prima di tutto accertarsi che la pianta provenga da un vivaio autorizzato: in tal caso ogni albero deve essere contrassegnato da un'etichetta che indica luogo d'origine, specie, età dell'esemplare ed il nome del vivaio presso cui è stato coltivato. Il 90% circa degli abeti presenti sul mercato natalizio provengono, infatti, da coltivazioni vivaistiche specializzate, mentre il restante 10% deriva dalle pratiche periodiche di sfoltimento e potatura perpetrate dal Corpo Forestale dello Stato, indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza dei boschi.
In quest'ultimo caso, di fronte agli abeti senza radici sostenuti da una croce in legno, è opportuno verificare che la pianta non provenga da attività di disboscamento non autorizzate.
In Italia gli abeti utilizzati nell'allestimento dell'albero di Natale sono coltivati soprattutto in Veneto e in Toscana, in particolare nelle province di Arezzo e Pistoia, dove circa 800 ettari di zone collinari e montane sono destinati a questo tipo di coltivazioni.
Poiché questa ingente produzione non basta a soddisfare il fabbisogno di abeti natalizi, il nostro Paese ne importa ogni anno in grandi quantità dal nord e dall'est Europa, rischiando così di compromettere, con l'impianto, l'integrità genetica delle specie autoctone.

Per la salute della piante particolare attenzione si deve porre a ciò che si utilizza per allestire l'albero; le piante vengono, infatti, sottoposte ad un enorme stress, derivato dalla pesantezza degli addobbi, dalle temperature elevate delle case e dall'aria secca cui si aggiunge il calore delle luci di natale e dai terricci inadatti.
Sono sicuramente da evitare le decorazioni di neve spray composte di sostanze nocive per gli aghi.
Inoltre, durante tutto il periodo di permanenza all'interno delle abitazioni, le radici dell'albero devono essere tenute umide; nel caso di alberi senza radici, invece, è necessario che essi siano riposti in recipienti pieni di acqua tiepida.

Fondamentale per mantenere le nostre piante vive e rigogliose è, inoltre, sistemarle in luoghi luminosi e freschi, lontani da fonti di calore e al riparo da correnti d'aria.
Terminato il periodo natalizio, gli alberi con le radici possono essere tenuti all'esterno; bisognerà, però, tener presente che gli abeti sono piante che possono crescere fino a 20 metri e che, per sopravvivere, hanno bisogno di condizioni climatiche favorevoli.
Gli abeti rossi in particolare devono essere considerati come piante da giardino e non sono, invece, indicati per il rimboschimento. Nel caso in cui non si dovesse avere la possibilità di tenere l'albero, la cosa più opportuna da fare è portarlo ai centri di raccolta che provvederanno al suo recupero.

Nulla ci vieta, comunque, di sostituire l'abete con altri tipi di piante sempreverdi, come lecci, agrifogli e corbezzoli. O altre piccole conifere, come la picea o il cipresso, soprattutto se ambientate nei dovuti modi.



Ci sono anche altri modi per ottenere un albero di Natale vivo e bello senza far soffrire una povera conifera. Ad esempio un albero di Natale di edera da far rampicare su di un supporto metallico piegato a forma di abete con due sagome fissate insieme in modo da dare tridimensionalità all'albero. Certo è un qualcosa che va
programmato; a questo punto per l’anno prossimo!

Si può adottare anche un bel Rosmarino da potare secondo i canoni dell'arte topiaria.


Questo rosmarino, ad esempio, è stato tagliato ad albero di Natale con un duplice vantaggio: la pianta è profumata per le feste, e mentre fa bella figura sul terrazzo può tornare utile in cucina.

martedì 13 dicembre 2011

Macarons: magia di Francia

Oggi vorrei occuparmi di macarons, deliziosi pasticcini il cui nome deriva dal dialetto “maccarone”: si tratta di un dolce a base di meringa italiana ottenuto da una miscela di albume d'uovo, farina di mandorle e zucchero granulato. E' caratterizzato da una superficie molto liscia, da due pezzi a cupola, da una circonferenza guarnita di increspature e dalla base piatta.
Gli intenditori apprezzano una delicata crosticina a guscio d'uovo che rende il dolce più umido e arioso all'interno.
Il macaron francese si distingue dagli altri macaron perché è farcito con panna o burro, come un biscotto sandwich, ed è realizzato in una più ampia varietà di sapori che vanno dai tradizionali, quali lampone e cioccolato, ai più curiosi e preziosi, come foie gras e tartufo.
Sembra essere il dolcino attualmente più di moda, tanto che stamattina occhieggiava in edicola dalla copertina di una rivista nuova nuova ed è protagonista di molte foto, anche natalizie.


Ma come si fa a fare i macaron? Certo richiede una grande quantità di studio ed è un processo che dipende fortemente dalla precisione, dalla tecnica e dall'attrezzatura adeguata. Per questo motivo è una ricetta notoriamente difficile da padroneggiare e richiede uno sforzo piuttosto frustrante per i neofiti; pare che tutto il segreto sia nell'impasto e che sia molto importante fare attenzione alla consistenza della pasta.

Ma qual è il mio segreto in fatto di macaron? Eheheeh... Mi lascio sedurre solo dalle belle foto: non ho ancora provato, ma se mi venisse l'impulso, cosa piuttosto improbabile, mi cautelerei con un acquisto già pronto, tanto per non rimanere a bocca asciutta.
Se vi volete cimentare, suggerisco uno stop qui:

Da Pane, Amore e creatività

Per la ricetta base dei macaron:
o nella cucina di Fabien, un uomo tra i fornelli
Poi fatemi sapere ....

lunedì 12 dicembre 2011

Blog Candy "Dalla credenza della Nonna"

Ecco che mi sono lasciata tentare dalla partecipazione ad un Blog Candy!


Il blog "Dalla credenza della nonna...", come indicato nelle sue premesse, è "davvero il luogo dove ritrovare le emozioni e ridestare i nostri sensi assopiti, di risvegliare le sensazioni perse, di riscoprire i meravigliosi ricordi, in poche parole di ritrovare i piaceri semplici della vita."

E credo che questo sia un po' il senso che ci muove tutte!

venerdì 9 dicembre 2011

Auguri dalla rete

Non ho saputo resistere a queste bellissime cartoline di Natale dalla rete Ed eccole qui per voi, con il sapore ed i colori del passato.










mercoledì 7 dicembre 2011

Ancora decorazioni

Certo dopo aver frequentato il corso Atmosfera di Natale non riesco più a dominarmi. Mi piace passare in rassegna tutti i blog che seguo per vedere le vostre stupende decorazioni natalizie. E devo dire che gli spunti sono veramente molti e molto interessanti.
Emerge soprattutto la voglia di decorare con materiali di riciclo o piuttosto semplici, che è sicuramente lo stile di chi ama il vintage e lo shabby chic.
In rete, inoltre, si trovano dei suggerimenti estremamente semplici, ma di grande effetto, come questa composizione dell'Avvento, dove la prima candela è già stata accesa.


Di grande effetto, nella sua estrema semplicità, questo bianco elleboro, circondato di pigne ed illuminato dalla fioca luce del moccolo.


Vorrei chiudere in bellezza con un'ambientazione per l'ingresso.





martedì 6 dicembre 2011

Festa dei Corgnoi


Per chi non ne avesse mai sentito parlare, i corgnoi sono delle lumache opercolate, cioè chiuse, tipiche del periodo invernale, che nelle mie zone sono un piatto della tradizione e vengono servite per cena in famiglia la vigilia di Natale.
Pare che mangiare i corgnoi, il cui nome deriva dalle appendici su cui sono collocati gli occhi delle lumache, fosse usanza dei Cimbri, popolo di origine germanica che colonizzò le montagne delle mie zone nel Medioevo, tanto che già nelle cronache del 1600 era documentato l'interesse dei nobili vicentini per questo insolito alimento.

La preparazione è mooolto laboriosa: ricordo quando ero bambina che la nonna lavorava giorni interi per arrivare alla vigilia di Natale con questo splendido piatto.
Bisogna anzitutto provvedere alla “purga” che avviene nelle "corgnolare", artigianali manufatti in legno dalla forma a cupola conficcati nel terreno con il diametro maggiore mentre la piccola apertura alla sommità era di solito chiusa da un'asse appesantita da un sasso per evitare che le lumache non uscissero dall'obbligato recinto nel quale erano state messe.
Segue una accurata pulizia per eliminare le interiora e il robusto apparato masticatorio.
Il modo di cucinare può variare a seconda della zona ma l'usanza da noi prevede che vadano cotte per almeno dodici ore, in un tegame di terracotta con l'impiego di burro, olio, brodo, aglio e prezzemolo

Si gustano insieme alla polenta gialla e morbida e ad un buon bicchiere di vino rosso piuttosto corposo.
Credo che non a tutti possano piacere, come non a tutti piacciono le più nobili escargots francesi servite nel loro guscio.
Io adoro le une, decisamente più note e complesse da mangiare dato che richiedono pinze e forchettine specifiche, e anche le altre, abituata come sono a mangiarle fin da piccola, tanto che considero i corgnoi una vera e propria sciccheria, dato che so quanto lavoro c'è dietro.

Per chi non avesse mai avuto la possibilità di degustarle e le volesse acquistare per cimentarsi nella loro preparazione, consiglio di frequentare la Mostra Mercato dei Corgnoi che si svolgerà l'8 dicembre, festa dell'Immacolata, a Crespadoro (Vi) in piazza Municipio.
Si tratta di una manifestazione che nasce nel 1980, ma trae origine da un antichissimo mercato locale che aveva luogo ogni secondo giovedì di dicembre e dalla tradizione di raccolta e allevamento delle lumache opercolate.
Sin dalle prime ore del mattino avrà luogo la vendita delle lumache e l'apertura degli stand gastronomici dei prodotti locali e tra le lumache di oltre cinquanta espositori verrà eletta quella che si distinguerà per grandezza e peculiarità.
La raccolta delle lumache è regolamentata da apposita Legge regionale; si fa nei mesi autunnali quando viene favorita dalle abbondanti piogge muniti di un apposito bastone in luoghi erbosi, vecchie masiere, vallette che i cacciatori ed i locali conoscono bene.

Per informazioni sulla manifestazione potete contattare la Pro Loco di Crespadoro – tel 339 4214546.

giovedì 1 dicembre 2011

Natale a Vicenza

Chi vuole vivere il Natale anche nelle sue manifestazioni cittadine, trova Vicenza già calata nel clima di festa con ben 230 appuntamenti organizzati dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con associazioni, gruppi, istituzioni che animeranno non solo il centro storico, ma l'intera città: sono infatti quasi raddoppiati gli appuntamenti organizzati nei quartieri e nelle frazioni portando a 180 le opportunità di incontro, frutto dell'impegno dei cittadini, delle parrocchie, delle associazioni.


Sono 70 i concerti e le manifestazioni organizzati nelle sale parrocchiali, di cui 50 nelle chiese, 30 le manifestazioni all'aperto, 10 i concerti nelle scuole ad indirizzo musicale e 70 le attività nei centri civici. In centro storico ritornano alcune iniziative apprezzate negli anni scorsi come villaggi tipici natalizi, mercatini, presepi viventi, concerti, momenti di solidarietà, con un luogo dedicato esclusivamente al divertimento dei più piccoli. La novità più grande è stata allestita a Campo Marzo dove sarà possibile divertirsi a pattinare nella pista del ghiaccio. E proprio campo Marzo sarà teatro della festa di Capodanno, durante la quale Radio Company proporrà un vero e proprio evento con musica e animazione.

Anche l'allestimento natalizio in centro storico è stato rinnovato: le luci degli scorsi anni sono state sostituite da cento alberi ramificati, alti 4 metri, illuminati a led e quindi a basso consumo energetico. Ma a farla da padrone sarà il tradizionale albero di Natale di piazza dei Signori con 10 mila luci a led. Tutte le luminarie saranno accese a partire da sabato 3 dicembre, alle 17.

Per gli amanti dei Mercatini in generale, segnalo che in centro storico rimane l'appuntamento del "Magico Natale", iniziativa dell'associazione Il Tritone con le tipiche casette di legno, che ritorna per il secondo anno consecutivo; dal 2 dicembre all'8 gennaio (ore 10 - 20) in corso Palladio, corso Fogazzaro e Piazza San Lorenzo saranno proposti oggetti natalizi originali di artigianato e prodotti gastronomici provenienti da varie zone d'Italia e dall'estero.
In piazza Castello, dal 2 dicembre all'8 gennaio sosterà il London Bus, novità tra le attrazioni del Natale 2011, che avrà al suo interno anche un bar. Anche i giardini Salvi si trasformeranno, per la seconda volta, nel "Giardino delle fiabe" che accoglierà tutti i bambini all'interno di una splendida atmosfera ovattata, di luci, suoni, colori e allestimenti delle più famose fiabe, con oltre 200 personaggi in costume. L'iniziativa, curata dall'associazione "Amici di Thiene" è in programma l'8, il 10, l'11 il 17 e 18 dicembre ee è particolarmente importante perchè è volta a sostenere La Città della Speranza.

I Presepi saranno protagonisti; si potranno ammirare 18 presepi in un itinerario tra le parrocchie della città arricchiti da alcuni eventi particolari grazie all'associazione presepi di Vicenza. Inoltre una mostra in diorama sarà allestita nelle vetrine del LAMeC, al piano terra della Basilica Palladiana, e visitabile da sabato 17 dicembre: consentirà di ammirare un'esposizione di una ventina di presepi di piccole dimensioni, fedeli rappresentazioni artistiche di scene della natività e bibliche, frutto di approfondite ricerche storiche e di minuzioso lavoro di appassionati maestri presepisti, messi a disposizione dalla parrocchia del Cuore Immacolato di Maria. Da Natale la mostra sarà trasferita nella sagrestia della parrocchia Cuore Immacolato di Maria fino alla fine di gennaio 2012.
Ritorna inoltre, sabato 17 dicembre alle 16.30, il presepio vivente nella parrocchia di S. Michele ai Servi in Piazza Biade che, in corteo, attraverserà il centro storico fino a porta castello per raggiungere la Cattedrale.
A Maddalene, invece, da sabato 10 dicembre si potrà ammirare un caratteristico presepe con artistiche figure in legno che sarà allestito in strada di Maddalene, strada delle Beregane, Maddalene Vecchie, via Stelvio, al Cristo, strada S. Giovanni, Lobia. Anche nel cortile di Palazzo Trissino, in corso Palladio, sarà allestito un presepe che sarà visibile da Contrà Cavour e che sarà inaugurato l'8 dicembre.

Per chi fosse interessato a conoscere i programmi dettagliati delle feste, segnalo sia il tradizionale opuscolo cartaceo, realizzato in 20.000 copie in distribuzione in questi giorni, che il sito del Comune di Vicenza, alla sezione manifestazioni.