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martedì 5 aprile 2011

Ancora ricordi: le uova colorate


A casa da scuola già a partire dal pomeriggio del giovedì santo, si era soliti preparare le uova colorate: da piccoli era un’attività galvanizzante, insomma ci si metteva un sacco di passione. La cucina si trasformava: pentole e uova la facevano da padrone.
Si selezionavano le più bianche, si sistemavano in una pentola coperte d'acqua, si aggiungeva un cucchiaino di aceto ed il colorante. Dovevano bollire per circa 15 minuti a fuoco basso e poi andavano sistemate in un piatto a raffreddare.
La mamma, per tradizione, voleva che i coloranti fossero solo naturali, anche perché questo consentiva poi agli uomini di casa di consumare il prodotto. Nei giorni precedenti ogni occasione era buona per mettere da parte i materiali di colorazione; in cucina si accumulavano bucce di cipolla bionda che davano alle uova un colore aranciato, foglie di spinaci per un bel verde chiaro, barbabietole rosse per un rosso pallido, foglie di cavolo rosso per sfumature blu e perfino del caffè forte per uova marroni. Ci si lanciava anche nell’acquisto di qualche bustina di zafferano, che regalava alle uova un bel colore giallo.

La nonna, che dava qualche consiglio dall’alto della sua esperienza, a colorazione ultimata, mi faceva passare le uova con un batuffolo di cotone imbevuto d'olio di oliva e poi le dovevo lucidare una ad una con un panno morbido perchè così risultavano brillanti.
Il risultato era sempre molto gradevole, il lavoro appagante e le uova facevano bella figura in un cestino che era religiosamente conservato di anno in anno proprio per questo scopo.
A volte ci si lanciava anche a realizzare qualche decorazione con fiori secchi e un po’ di colla o con la carta crespa che era rimasta dai fiori preparati per abbellire l’ulivo che noi bambini esibivamo in Chiesa la domenica delle Palme.

Certo che quell’entusiasmo che avevo da bambina, in qualche modo mi manca, mi manca veramente!
Mio figlio è troppo grande per prestarsi a soddisfare il mio desiderio di creatività e se lo facesse sarebbe solo per compassione e vedrei sul suo viso costantemente scritto “povera mamma, si sa…è stressata”.
Metti poi ad averle preparate e a metterle in tavola in giorno di Pasquetta: sai il coro di “ma sei matta? ho il colesterolo alle stelle!”



Non mi resta che consolarmi facendo il solito giro in rete, dove cerco di carpire tutti i vostri segreti.
A tal proposito vi consiglio di visitare il blog di Linda “Pane, Amore e Creatività” che, oltre ad essere una fonte inesauribile di ispirazioni e di tutorials, presenta delle uova decorate da amiche svedesi:
http://paneamoreecreativita.it/blog/2009/03/decoupage-decorare-le-uova-di-pasqua-con-idee-svedesi/
http://paneamoreecreativita.it/blog/2010/02/pasqua-le-uova-decorate-di-hannas/
e otto splendidi modi decorare le uova
http://paneamoreecreativita.it/blog/2010/03/8-modi-per-decorare-le-uova-di-pasqua/

Per le perfettine, il suggerimento è per le idee pasquali di Martha Stewart, guru di qualsiasi argomento abbia attinenza con la casa e la decorazione, che presenta delle uova decorate con una tecnica giapponese:
http://www.marthastewart.com/article/elegant-eggs

Per le esperte di taglio e cucito, consiglio le uova in tessuto di Kim del Blog “Retro Mama”, con il tutorial per imparare:
http://retro-mama.blogspot.com/2009/03/easter-is-in-air.html

Non mancherò, prossimamente, di postare le uova che ha realizzato la mia mamma, che è più che ottantenne ed ha le mani fatate, e che usa appendere in occasione della Pasqua a dei rami di nocciolo contorto.

1 commento:

  1. Ciao Desi
    Che bello ricordare quello che facevamo da piccole, con la nonna, la mamma... Io non ho mai fatto le uova colorate, ho provato l'anno scorso con risultati disastrosi e quindi mi sa che continuerò ad ammirare quelle che fanno le altre!
    Un bacio

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