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mercoledì 14 dicembre 2011

Albero di Natale e poi?

Blog dopo blog, mi sono resa conto del fatto che molte di noi, se non tutte, sono legatissime alla tradizione relativa alla preparazione dell'albero di Natale, bellissima consuetudine che si è diffusa in Italia negli anni '50, ma che ha radici molto più antiche. Già nell'Ottocento, infatti, allestire l'albero era un'abitudine molto comune, soprattutto nel Nord Europa e negli Stati Uniti.


Quando acquistiamo un “albero di Natale” solitamente ci portiamo in casa un abete rosso che è proprio quello dell'immagine. Per mantenere viva e rigogliosa la pianta in casa, sia durante che dopo le feste, basta seguire pochi facilissimi suggerimenti.
Prima di tutto accertarsi che la pianta provenga da un vivaio autorizzato: in tal caso ogni albero deve essere contrassegnato da un'etichetta che indica luogo d'origine, specie, età dell'esemplare ed il nome del vivaio presso cui è stato coltivato. Il 90% circa degli abeti presenti sul mercato natalizio provengono, infatti, da coltivazioni vivaistiche specializzate, mentre il restante 10% deriva dalle pratiche periodiche di sfoltimento e potatura perpetrate dal Corpo Forestale dello Stato, indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza dei boschi.
In quest'ultimo caso, di fronte agli abeti senza radici sostenuti da una croce in legno, è opportuno verificare che la pianta non provenga da attività di disboscamento non autorizzate.
In Italia gli abeti utilizzati nell'allestimento dell'albero di Natale sono coltivati soprattutto in Veneto e in Toscana, in particolare nelle province di Arezzo e Pistoia, dove circa 800 ettari di zone collinari e montane sono destinati a questo tipo di coltivazioni.
Poiché questa ingente produzione non basta a soddisfare il fabbisogno di abeti natalizi, il nostro Paese ne importa ogni anno in grandi quantità dal nord e dall'est Europa, rischiando così di compromettere, con l'impianto, l'integrità genetica delle specie autoctone.

Per la salute della piante particolare attenzione si deve porre a ciò che si utilizza per allestire l'albero; le piante vengono, infatti, sottoposte ad un enorme stress, derivato dalla pesantezza degli addobbi, dalle temperature elevate delle case e dall'aria secca cui si aggiunge il calore delle luci di natale e dai terricci inadatti.
Sono sicuramente da evitare le decorazioni di neve spray composte di sostanze nocive per gli aghi.
Inoltre, durante tutto il periodo di permanenza all'interno delle abitazioni, le radici dell'albero devono essere tenute umide; nel caso di alberi senza radici, invece, è necessario che essi siano riposti in recipienti pieni di acqua tiepida.

Fondamentale per mantenere le nostre piante vive e rigogliose è, inoltre, sistemarle in luoghi luminosi e freschi, lontani da fonti di calore e al riparo da correnti d'aria.
Terminato il periodo natalizio, gli alberi con le radici possono essere tenuti all'esterno; bisognerà, però, tener presente che gli abeti sono piante che possono crescere fino a 20 metri e che, per sopravvivere, hanno bisogno di condizioni climatiche favorevoli.
Gli abeti rossi in particolare devono essere considerati come piante da giardino e non sono, invece, indicati per il rimboschimento. Nel caso in cui non si dovesse avere la possibilità di tenere l'albero, la cosa più opportuna da fare è portarlo ai centri di raccolta che provvederanno al suo recupero.

Nulla ci vieta, comunque, di sostituire l'abete con altri tipi di piante sempreverdi, come lecci, agrifogli e corbezzoli. O altre piccole conifere, come la picea o il cipresso, soprattutto se ambientate nei dovuti modi.



Ci sono anche altri modi per ottenere un albero di Natale vivo e bello senza far soffrire una povera conifera. Ad esempio un albero di Natale di edera da far rampicare su di un supporto metallico piegato a forma di abete con due sagome fissate insieme in modo da dare tridimensionalità all'albero. Certo è un qualcosa che va
programmato; a questo punto per l’anno prossimo!

Si può adottare anche un bel Rosmarino da potare secondo i canoni dell'arte topiaria.


Questo rosmarino, ad esempio, è stato tagliato ad albero di Natale con un duplice vantaggio: la pianta è profumata per le feste, e mentre fa bella figura sul terrazzo può tornare utile in cucina.

2 commenti:

  1. ciao desi!è vero..qui a pistoia,su in montagna ci sono tanti bei alberelli da addobbare. L'idea del rosmarino mi piace!Grazie di essere passata a trovarmi,e torna presto che mostrerò gli altri addobbi!un bacione :*

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  2. Ciao Desi, che bello l'alberello di rosmarino! E' un idea fantastica e utile, buon pomeriggio!
    Carmen

    RispondiElimina

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