Certo che, dal nome botanico, non si direbbe proprio quella “campanella” che si sta imponendo da un po’ sul mercato e che si trova ora fiorita anche nei supermercati e nella grande distribuzione. A dire la verità ne ho acquistati alcuni esemplari lo scorso anno al mercato a Vicenza alla bancarella di un signore un po’ anziano che non sapeva dirmi il nome della pianta e la definiva appunto “campanella”.
Mi aveva detto che la pianta, se posta in piena terra, sarebbe rifiorita anno dopo anno.
Ovviamente non gli ho creduto, ma ho voluto fare ugualmente una prova e… magia!! Ora sta proprio rifiorendo.
Si tratta del Platycodon, erbacea originaria dell'Asia. Raggiunge un’altezza massima di 30-50 cm, con foglie alterne, ovali o lanceolate, di colore verde-blu; si sta già coprendo di alcuni boccioli tondeggianti e sto trepidamente attendendo i fiori che sono a stella, con 4 o 5 lobi: i miei saranno blu, ma ne esiste anche una versione lilla, bianca e rosa.
Sulle riviste specializzate queste piccole piante sono caldeggiate per un utilizzo in bordura, come le altre specie di campanula, per la loro ricca fioritura estiva e la longevità.
Sono abbastanza versatili perché si possono porre a dimora in luogo soleggiato, oppure all'ombra parziale; come ho potuto verificare personalmente, sopportano senza problemi le temperature piuttosto gelide delle mie parti, visto che la pianta va in riposo vegetativo durante i mesi invernali, disseccando completamente la parte aerea e sviluppando le nuove foglie in primavera.
Ho letto che si possono propagare per seme, quindi, a fioritura ultimata, proverò a conservare i semi da far germinare in autunno per l’anno prossimo.
Per ora sono le uniche piante del giardino a non essere state attaccate da parassiti e a non essere state mangiucchiate dalle lumache, autentica croce dopo le zanzare tigre. Direi che per bellezza e facilità di coltura sono indicate a tutti i “pollici neri".
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