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giovedì 17 novembre 2011

Wish list di Natale



Quest'anno dico basta. E lo dico con convinzione.
Basta perché non voglio sentirmi “usata” da una festa che è bellissima e che rischia di trasformarsi nella solita occasione stupida ed insipida.

Voglio vivere quell'atmosfera che quando ero bambina era galvanizzate, piena di aspettative, di nonni, di cugine e cugini, di zii e zie.
Di amici, di promesse, di caminetti dove, svegliandomi la mattina, avrei trovato qualcosa, se fossi stata brava durante l'anno. Di baci sotto il vischio, che si davano i più grandi.

Perché si trattava proprio di una festa, vera e propria, non di una full immersion in un frenetico fare e comprare; una festa dove la letterina di Natale, quella che si infilava sotto il piatto della mamma e chi si aspettava con ansia che lei leggesse, la faceva da padrona.
E dove la mamma si commuoveva ogni volta.
Caspita, sono mamma anch'io e anch'io ho avuto un “pulcino” che ha frequentato le elementari, ma la letterina già non si usava più, soppiantata da doverose necessità multietniche. Come potrò provare quell'emozione che mi è stata negata?

Voglio tornare a sentire ciò che provavo da bambina, voglio ricominciare a vivere il Natale.

E ricomincio dalla letterina e, dato che i tempi cambiano, dalla mia Wish list di Natale.




E parto dalla cosa più commerciale che c'è: farmi un regalo, da sola.
Perchè solo io so che cosa desidero veramente. Per premiarmi e non c'è bisogno di chiedermi per cosa.

Metto in testa alla lista del tempo, solo per me, per recuperare quelle cose che da piccola adoravo fare con la nonna e con la mamma. Per fare i biscotti profumati, pieni zeppi di burro, infischiandomene delle calorie, delle arterie, del cardiologo. Per il piacere di ritrovare quel profumo delizioso di cannella, che ho comprato proprio ieri, di zucchero, agrumi, vaniglia. Magari da consumare davanti al caminetto accesso, inzuppati in una cioccolata calda, densa, profumata, non proveniente da una asettica ed anonima bustina, ma fatta di vero latte, cacao amaro, zucchero, fecola, da mescolare lentamente con il cucchiaio di legno, facendo attenzione che non attacchi.

Chiedo anche un po' di neve, sì anche in città e solo per le feste. Non troppa da non poter circolare più o da arrivare al caos e alla paralisi. Mi ricordo ancora che pupazzo si riusciva a fare da bambini in cortile, con il naso di carota e il berretto di lana triccottata a mano con il pom pom.
E le partite a palle di neve? E le mani superghiacciate? Il mio non era certo il tempo del goretex ed i guanti erano rigorosamente di lana e fatti dalla nonna con tanti ferri incrociati.

Vivere la gioia del Natale è anche esternarla decorando la casa, con presepe, albero,festoni... Chiedo di poter respirare ancora quel profumo speciale delle statuine del presepio, voglio toccare quelle preziosissime e delicatissime palline di natale di vetro, ora oggetto del desiderio nei mercatini, che si appendevano all'albero assieme ai genitori pochi giorni prima della festa.

Vivere la gioia del Natale è anche aprire la casa ai vicini, con i quali ci sono sempre meno occasioni per parlare e per conoscersi un po'. E' anche rivedere ancora una volta Mary Poppins, canticchiando che la pillola va giù e stando attenti a “non cadere per non sporcare i disegni”, o “La vita è una cosa meravigliosa”, deliziosi tormentoni dei canali meno commerciali, sotto una morbida copertina di pile e magari in compagnia.

E' godersi per una volta i veri affetti, le cose semplici; a volta basta una tazza di te caldo e una fetta di torta profumata appena sfornata, una vecchia cara amica che non si vedeva da tempo.

Il Natale e le feste, in realtà, sono solo un pretesto per riscoprire gli affetti veri, le cose semplici e per uscire allo scoperto a far pace con i propri sentimenti.

3 commenti:

  1. Anche io ho nostalgia del nostro Natale da bambini...e ogni tanto mi chiedo..."lo vivono cosi' anche i nostri figli?oppure no?Oppure e' cambiato?Mi chedo se siano i nostri occhi da adulto a modificarne la percezione oppure e' davvero cambiato qualcosa....per me resta comunque e sempre un momento magico e sognante

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  2. Caspita Raffa, tutto ciò che dici mi fa pensare e mmi mette anche un po' in ansia..Non sarà che non ho saputo trasmettere al mio unico "pulcino" ormai maggiorenne, tutte queste emozioni?
    E tutte voi che ne pensate?
    Fatemi avere le vostre wishlists.

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  3. Io comunque mi rivedo sia il film mary Poppins sia il cartoon Balto...Amo e rammento le stesse tue cose relative a quel fantastico mondo natalizio! Grazie di avercelo ricordato.

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